Avrei voluto concepire mio figlio in Laos, in Vietnam o in Cambogia

Bambina Vietnam

Nell’estate 2012 io e Sir G. abbiamo deciso che “Sì, eravamo abbastanza incoscienti per poter concepire un figlio” e abbiamo iniziato tutte le operazioni del caso.

Proprio alla luce del fatto che presto o tardi sarebbe nato un frugoletto, nel contempo, ci siamo voluti regalare un bel viaggio all’avventura: il nostro tour prevedeva un giro itinerante tra Laos, Vietnam e Cambogia.

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La mia speranza era solo una: concepire il mio futuro figlio in uno di questi 3 incantevoli paesi e ritrovarmi con un piccolo globe-trotter con il viaggio nel sangue!

IMG_1294La prima tappa è stata Vientiane in Laos: non avevo un’idea precisa di quale paese meraviglioso avrei visitato e non sapevo che mi sarei follemente innamorata di quella terra.

Il Laos mi è arrivato dritto al cuore in maniera inaspettata: ciò che mi ha letteralmente conquistata è stata la possibilità di conoscere da vicino i monaci buddisti. Incontrarli e parlare con loro era infatti all’ordine del giorno: ho scoperto che scelgono di seguire la loro religione liberamente, che i giovani amano parlare con gli stranieri per fare pratica di inglese e che sono sempre sorridenti e placidi.

L’esperienza più intensa? assistere alla cerimonia dei monaci che si svolgeva ogni mattina intorno alle 4.30 per raccogliere le offerte dei fedeli. Una pratica meravigliosa: i fedeli si raccolgono in alcuni punti strategici, seduti in attesa del passaggio dei bonzi e questi passano a piedi per raccogliere le vettovaglie e subito dopo ringraziano intonando una nenia che sa di ninna nanna malinconica.

IMG_1353E come niente mi sono ritrovata a sognare di concepire mio figlio lì per potermi ritrovare un domani con un uomo saggio, quieto, profondo e sereno. Un piccolo buddha dei giorni nostri!

La seconda tappa è stata il Vietnam: abbiamo visitato le principali 2 città di Hanoi e Ho Chi Minh City (Saigon) e ci siamo rilassati nel mare della ricca Nha Trang.

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Abbiamo visitato la turistica Halong bay, ci siamo innamorati di nuovo sulle rive del Mekong e ci siamo bagnati sotto le piogge di stagione, abbiamo visitato le gallerie del Triangolo di Ferro e respirato la paura dei vietnamiti e tanto altro ancora.

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In quel vortice di emozioni e avventure ho creduto davvero che sarebbe stato bello concepire il nostro futuro figlio in quella terra: forse avremmo messo al mondo un combattivo, un uomo che avrebbe fatto valere le proprie ragioni, un guerriero!

Risaie

 

Infine siamo giunti in Cambogia limitandoci (purtroppo) a visitare solo Angkor Wat e Battambang.
Vedere i templi di Angkor all’alba è stato emozionante, da togliere il respiro: qualcosa che resterà in maniera indelebile nei miei ricordi. L’aura sacra e imponente di quel mondo ci ha pervaso e ho pensato che poter concepire un figlio lì sarebbe stato bellissimo: una persona autorevole da rispettare e temere al contempo!

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Un detto coniato dai francesi recita così: i vietnamiti piantano il riso, i cambogiani lo osservano crescere e i laotiani lo ascoltano. Credo che in fondo avrei voluto concepire il mio futuro figlio in tutti e 3 i paesi in modo che potesse nascere con tutte 3 le virtù: l‘operosità, dei vietnamiti, le doti di osservazione dei cambogiani e le capacità di ascolto dei laotiani.

Piccolo aneddoto: in Vietnam abbiamo assistito e partecipato a un rito (Su Khuan), ossia la cerimonia Baci (“buona fortuna”): in queste occasioni 32 spiriti benigni vengono legati agli ospiti attraverso una corda bianca annodata al polso, simbolo di prosperità e felicità. Ho ancora questo braccialetto e sono fermamente convinta che sia stato di buon auspicio per la nascita di mio figlio.

Talking to a Monk

A proposito volete sapere dove ho concepito alla fine mio figlio? A casa nostra…a Roma!?

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Lucrezina
Written by Lucrezina
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