Salisburgo: tra il mito dell’effetto Mozart e la torta Sacher

Salisburgo con bambini - Torta Sacher

“Love, love, love, that is the soul of genius.”

Wolfgang Amadeus Mozart

Dovete sapere (“oh miei followers“) che il mio Baby P., sin dai suoi primi mesi, ha partecipato (insieme a me, sia ben chiaro!) ad un corso di accostamento alla musica chiamato Musica in Culla: si tratta di un percorso educativo, basato sulle teorie di Edwin Gordon, in cui la musica è intesa contemporaneamente come linguaggio e mezzo di comunicazione. Il tutto si sviluppa, ovviamente, attraverso il gioco e la condivisione. (Per scoprirne di più, rovistate tra gli articoli del blog del bravissimo Ugo Valentini che trovate QUI!)

Ora, per un bimbo che cresce con la musica nel sangue e che si lascia trasportare dal ballo non appena sente (in ordine sparso) la musica, il suono del clacson, il canto delle cicale, la sirena delle ambulanze ed, una volta, anche mentre Totò (il nostro cane) beveva in maniera “vigorosa”  e “ritmata” dalla ciotola, quale miglior prima città europea da visitare, se non la splendida Salisburgo sulle note del “compositore più universale nella storia della musica occidentale”, Wolfgang Amadeus Mozart? Chissà poi che a 5 anni non si ritrovi a comporre anche lui il suo primo minuetto!

Salisburgo con bambini

Salisburgo (78)Durante il nostro soggiorno Austriaco, nell’ultimo mese di agosto, nella ridente Flachau, nel Salisburghese, abbiamo deciso di dedicare una giornata a questa splendida e meravigliosa città. Ci siamo svegliati di buona lena e, dopo che il piccolo principe ha selezionato con cura doviziosa cosa gradiva o meno per la colazione, scegliendo (o meglio indicando) con piglio sfrontato (il latte no, lo yogurt no, il kinder fetta latte … ma dai va bene!), siamo partiti con la macchina alla volta della città natale di Mozart, distante circa 60 km.

Salisburgo, situata nella parte centro-settentrionale dell’Austria, è stretta tra due colline e attraversata dal fiume Salzach. La città, meta culturale dallo spirito borghese, è stata classificata Patrimonio mondiale dell’Umanità dall”Unesco e resa celebre dal film Tutti insieme appassionatamente, commedia musicale con Julie Andrews (Vi dice niente Mary Poppins?), che ivi è stato girato. Tuttavia, ciò che la rende unica al mondo è il fatto, come già detto, di aver dato i natali al celebre Mozart, il cui spirito, senz’altro eccentrico e bizzarro, sembra nascondersi in ogni stradina, scrutando attentamente ogni curioso passante. Come recita la guida turistica Routard “l’immagine di Wolfgang è abbondantemente sfruttata nei pub, nei manifesti e nelle vetrine dei negozi… Si rischia quasi l’overdose! Ma è anche vero che poche città possono vantarsi di aver dato i natali a uno dei più grandi geni della storia della musica”.

Salisburgo con bambini: passeggiando nel centro

Devo ammettere che inizialmente abbiamo incontrato qualche difficoltà di percorso: il nostro intento era quello di recarci con l’auto direttamente alla Fortezza di Hohensalzburg ma le indicazioni stradali erano decisamente poco esaurienti, se non addirittura inesistenti. Abbiamo, quindi, optato per lasciare la macchina in un parcheggio vicino al centro (ovviamente, solo al nostro ritorno avremmo letto nella guida che si sconsigliavano i parcheggi vicino al centro perché troppo costosi!) e muoverci a piedi.

Salisburgo (49)

Il cuore più intimo di Salisburgo ha, tuttavia, ripagato le difficoltà iniziali: in Kapitel Platz, vicini al Duomo, avvolti da un sole tiepido (evento raro durante la nostra settimana austriaca), siamo stati catturati dalla musica di un violinista di strada e circondati da bimbi sorridenti, che giocavano con una scacchiera gigante disegnata per terra. Per non parlare del magnifico e sontuoso palco in allestimento, che avrebbe ospitato, di lì a poco, un concerto di musica classica, ça va sans dire!

Ma lo sapevate, infatti, che il suo cuore batte al ritmo di musica classica e che i festival che si succedono durante tutto l’anno sono di una ricchezza fuori dal comune?

Ci siamo, quindi, diretti verso la Stiftkirche Sankt Peter, o meglio Chiesa del Monastero di San Pietro: la chiesa del più antico monastero maschile dell’Europa germanica, nota, in particolar modo, per il fatto che Mozart vi diresse la prima esecuzione della sua Messa in do minore. Abbiamo fatto un giro del cimitero di San Pietro, dove sono sepolte le grandi famiglie di Salisburgo e ci siamo premiati con una tipica pagnotta salisburghese calda (un pane nero e aromatico che ha lasciato in noi, durante il nostro breve tragitto, il sapore della più autentica Salisburgo) appena sfornata dal forno del Stiftsbäckerei Sankt Peter, la panetteria nella cinta muraria della chiesa di San Pietro. Persino Baby P. non ha disdegnato.

Salisburgo (55)

Salisburgo (51)

Sfamati gli animi, lo spirito di questa meravigliosa cittadina ci ha nuovamente rapito. Abbiamo passeggiato tra le stradine, ci siamo persi nei vicoli della città vecchia, ascoltato musiche soavi, scorto piccoli dettagli, incontrato artisti di strada e teatrini ambulanti, lasciando che la “magia” si impadronisse di noi: una città dal sapore antico, un momento nostro, l’ombra di un compositore geniale e delle note in lontananza.

Salisburgo (106)

Salisburgo (83)

Salisburgo (17)

Salisburgo (100)

Senza accorgercene ci siamo, quindi, imbattuti in Getreidegasse, la via più famosa di Salisburgo. Tra negozi, piccoli passaggi e folle di turisti (ci eravamo quasi abituati a non incontrare più italiani ed, invece, improvvisamente li abbiamo ritrovati tutti qui!) abbiamo apprezzato le insegne in ferro battuto, che caratterizzano il passaggio di questa via, davvero belle ed originali (perfino il McDonald si è lasciato trascinare da questa tradizione!).

Salisburgo con bambini: la casa di Mozart e l’effetto Mozart

Non potevamo, tuttavia, lasciare la città senza aver visto chiaramente la Mozart Geburtshaus, la casa natale di Mozart, situata al numero civico 9 di Getreidegasse.

Per dovere di cronaca devo precisarvi che a Salisburgo è possibile visitare sia la casa natale di Mozart che la sua abitazione, situata sull’altra sponda del Salzach e dove la famiglia si trasferì quando iniziò ad avvertire la prima casa come troppo piccola. Noi siamo riusciti a visitare solo la prima, anche per questioni di tempo, ma credo che anche l’altra meriti una visita.

Prima di parlarvi della visita alla casa, ritengo doveroso fare una piccola parentesi sull’Effetto Mozart: ne avete mai sentito parlare? Si iniziò a parlare di questo fenomeno nel 1993 dopo un test effettuato dallo psicologo Rauscher. In base a questa teoria, l’ascoltare da piccoli la musica di Mozart, in particolare la Sonata in re maggiore per due pianoforti KV448, dovrebbe determinare un aumento delle abilità intellettive (a tal proposito, leggete anche questo interessante post di Lara Rigo che trovate QUI!) .

Verità o Vox Populi? È possibile o si tratta solo di un Mito?

Non so, ma l’idea che Baby P. potesse ascoltare la musica di Mozart nella sua casa natale e magari potesse aumentare le sue abilità intellettive non mi dispiaceva affatto e, quindi, eccoci qui, nella sala di Mozart On line, dove sono presenti alcuni pc per apprezzarne gli spartiti e per poter ascoltare le composizioni con le cuffie.

Salisburgo (91)

Leopold Mozart, musicista da camera dei principi, si trasferì al terzo piano di questa casa nel 1747, con la moglie Anna Maria. In questa casa, dove rimase per 26 anni, ebbe sette figli ma solo due sopravvissero, uno di loro era colui il cui nome avrebbe fatto la storia, Johannes Chrysostomus Wolfgang Theofilus Mozart.

Visitare la casa è stato emozionante, se non altro per l’idea di assaporare gli stessi luoghi in cui Mozart aveva trascorso la sua infanzia e per la vista di mio figlio che vi camminava (o forse dovrei dire correva!). Quanto al resto, le mie aspettative sono state un po’ disattese: La casa è piuttosto semplice, pochi dettagli emozionanti o elementi che fanno appassionare. L’unico oggetto veramente degno di nota è il piccolo violino che Mozart suonava quando era bambino.

Salisburgo (88)

Salisburgo con bambini: la torta Sacher e la Fortezza di Hohensalzburg

Assaporato anche Mozart, un solo tassello mancava al nostro mosaico, forse il più’ delizioso! La mitica Sacher! Detto fatto, ci siamo dedicati anche una fetta della originale Torta Sacher e un originale caffè Sacher nel rinomato e storico Hotel Sacher!

Per poter raggiungere l’Hotel abbiamo, dunque, attraversato il fiume Salzach, realizzando che, in fondo, tutte le città sono unite da un unico tema, “all you need is love“: abbiamo, infatti, scoperto che la moda dei lucchetti non è solamente romana (ponte Milvio docet !) ma forse, anche, salisburghese!

Salisburgo (116)

Rifocillati da una strepitosa Torta Sacher (the original, come la definiscono qui), ci siamo rivolti verso l’ambitissima meta finale, direi magica nel tardo pomeriggio: la Fortezza di Hohensalzburg.

Presso la Fortezza è possibile visitare le sale principesche e i 3 musei ma soprattutto godere di un panorama mozzafiato sulla cittadina, potendo apprezzare appieno la pacatezza del fiume Salzach, la meraviglia del panorama, il romanticismo di una cittadina il cui ritmo è scandito dai concerti di musica classica, lo spirito di un genio e i toni malinconici di un posto incantato.

Salisburgo (19)

Informazioni Utili:

Come raggiungere Salisburgo:

In auto: dall’Italia si può raggiungere comodamente tramite l’autrostrada del Brennero o quella del Tarvisio.

In aereo: purtroppo non ci sono collegamenti diretti quindi conviene volare su Vienna e Monaco di Baviera. Raggiunte queste destinazioni è possibile prendere un altro volo o il treno.

Quando recarsi a Salisburgo:

Io personalmente sono stata ad Agosto e dunque in Estate ma credo che la magia che si possa vivere in Autunno, visti i colori del tramonto dall’alto della Fortezza, o meglio ancora in Inverno, stante la singolarità dei mercatini di Natale, valga la pena di essere egualmente respirata.

Quanto sostare a Salisburgo:

Come scritto, ho trascorso a Salisburgo solo 1 giornata e sono riuscita a vedere le principali attrazioni ma se avessi avuto la possibilità sarei rimasta 2 giorni, non solo per poter vedere gli altri monumenti che non sono riuscita a vedere (come il Castello di Helbrunn, il Monastero di Nonnberd dove è stato girato Tutti insieme appassionatamente, la Cattedrale di Salisburgo e così via) ma soprattutto per godermi in serata uno degli splendidi concerti di musica classica che la città ospita.

Salisburgo (6)

Share:
Lucrezina
Written by Lucrezina
blogger. travelaholic. web tourism passionate. hopeless dreamer. mum of a baby boy and a brand new baby girl